Luca Bertoncelli è quella persona che è riuscita ad entrare nel cuore di ogni associato.
Una persona speciale che ha dedicato la sua vita all’inclusione sportiva. Era evidente a chiunque quanto fosse impegnato giornalmente a lavorare per il Canoa Club Ferrara, instancabilmente portava avanti le sue idee e i suoi progetti per rendere sempre più grande e accessibile la nostra associazione sportiva.
Negli ultimi anni della sua vita abbiamo avuto l’onore di averlo come Presidente del Canoa Club Ferrara, ha realizzato tantissimi progetti e tanti altri erano in corso, fra cui l’idea di avviare una campagna di raccolta fondi per rendere più accogliente l’Oasi alle persone con disabilità. La sua idea si è concretizzata con “Strada Libera TUTTI”, un progetto che tantissime persone hanno sostenuto con entusiamo. In sua memoria ci abbiamo creduto e ormai è diventato realtà.
Ci si emoziona sempre a parlare di lui, sì perchè Luca ha un posto speciale nel cuore di chi lo ha conosciuto e noi, per ringraziarlo e ricordarlo, abbiamo pensato di racccogliere le testimonianze di chi gli era vicino, raccontando un pensiero, o semplicemente un momento, vissuto insieme a lui.
Il Canoa Club Ferrara era la sua seconda famiglia, ha sempre cercato il meglio per la nostra associazione e il suo ricordo resterà sempre vivo, affinchè il suo impegno e la sua passione vengano sempre trasmessi. Grazie Luca, ci hai insegnato tanto!
Alla conquista dell’Oasi di Mauro Borghi
All’alba io e Luca, partiamo dalla stazione di Ferrara, destinazione Roma, obiettivo l’acquisto dell’impianto dell’Oasi di Vigarano Pieve.
Per riuscirci dovevamo incontrare i vertici del Comitato Italiano Paralimpico, della Federazione Canoa Kayak, il Credito Sportivo e il notaio per la stipula del contratto.
Appena arrivati a Roma si pone il problema di un sciopero globale dei mezzi pubblici. Nessun tram o taxi ci avrebbe portato alle varie destinazioni, così Luca mi dice “andiamo a piedi, con il mio GPS non possiamo sbagliare!”.
Non abbiamo mancato un appuntamento e nel tardo pomeriggio siamo usciti dal notaio, dopo aver firmato ufficialmente il contratto per l’acquisto dell’Oasi.
Il GPS segnava 13,5 km percorsi, tutti a piedi. Ma ci eravamo riusciti. Missione compiuta!
Davanti a una meritata birra Luca, mi dà una gran pacca sulla spalla e mi dice “Mauro c’è l’abbiamo fatta, l’OASI adesso è del Canoa Club!”
di Marta Bertoncelli
Il mio papà era un uomo di cuore, un uomo solidale che cercava di aiutare il prossimo. Ci sono infinite cose che potrei raccontare dì lui, ma voglio condividere con voi uno dei valori più importanti che mi ha lasciato.
Dovete sapere che uno dei miei limiti più grandi, crescendo, era quello dì far fatica a comprendere le persone e le cose diverse da me. Lui per tutta la mia vita ha cercato di farmi comprendere che diversità vuol dire bellezza, e la bellezza va aiutata in tutti modi possibili!
Per tutta la sua vita ha cercato dì insegnarmelo nel modo più bello di tutti: non facendomi le ramanzine, ma dimostrandomelo con i fatti. Non c’è una volta che il mio papà Luca non si sia fatto in mille pezzi per aiutare chiunque avesse bisogno di aiuto, chiunque fosse diverso da lui. Passava il suo poco tempo libero a formulare idee per nuovi progetti che potessero aiutare chi era in difficoltà, senza tirarsi mai indietro, e senza mettersi mai in primo piano; lui lo faceva perché era il suo istinto.
Spero un giorno dì essere la metà dì quello che lui mi ha insegnato, e spero dì poterlo trasmettere a più persone possibili, per rendere il mondo un posto migliore, proprio come faceva lui.
di Giorgia Minzoni orgogliosamente in Bertoncelli
Raccontare Luca richiederebbe pagine di quaderni interi tanti erano i suoi interessi e le sue passioni. Ma il Canoa Club per lui era più di tutto questo, era famiglia e qualcosa di cui prendersi cura ogni singolo giorno con idee, progetti, conti, bilanci, pensieri, incontri.
Quando ha deciso di proporsi come presidente, anni fa, eravamo a tavola noi due con Marta e Lea, ci siamo guardati negli occhi e noi tre sbalordite gli dicemmo “Ancora più impegno per il club?!!”
Per noi era già tanto quello che faceva, tutti i bilanci, l’amministrazione, i corsi per persone con disabilità, per lui però no, si poteva fare di più. Ha sempre lavorato senza risparmiarsi per pura passione, perché ci credeva. Perché sapeva che si poteva fare la differenza e senza pregare la gente a seguire i suoi progetti.
Alla mattina andava in ufficio alle 5 per lavorare per il club e a casa alla sera continuava fino a tardi. Aiutare e migliorare l’inclusione era per lui il pensiero primario. Come quando abbiamo messo in piedi il progetto Dragonlady per le donne operate al seno, oppure il pulmino per portare le persone con disabilità a fare il vaccino, la spiaggia per prendere il sole per i soci, lo scivolo per le canoe per i ragazzi, l’allevamento di lumache, il parco con gli alberi per gli amici del club che non ci sono più, erano tutte idee che gli frullavano in testa continuamente.
In ultimo quello dei camminamenti per i non vedenti e accessibili alle carrozzine.
Se avesse potuto avrebbe mollato tutto per dedicarsi solo al club. Non c’era domenica in cui alla sera non telefonasse a tutti gli istruttori di ritorno dalle trasferte per sapere come erano andate le gare di tutti i ragazzi del club, a ogni gara di Marta e Lea vestiva orgogliosamente la polo sociale e a Marta anche di ritorno dalle olimpiadi ricordava sempre di non dimenticarsi mai il club da cui proveniva.
Rimangono i mille insegnamenti che ci ha lasciato, la sua attenzione e sensibilità verso chi ha bisogno, la sua lungimiranza nel progettare oltre alla sua risata che riecheggia in tutta l’Oasi dove lui sarà per sempre.
Ridi più forte del fiume di Leprotti Simone ispirato da Yang wan-li
La corrente del fiume si torce, si contorce e ribolle
esplosione di forza
passa attraverso migliaia di rocce
i nostri piccoli kayak saltano, sbattono e scivolano
cambiano direzione centinaia di volte
seguendo il flusso della nostra linfa vitale.
Tutti ridiamo mentre scendiamo la rapida
una risata è la più forte di tutte
ti infonde forza e sicurezza
Lui ride più forte di tutti
Quando il fiume si placa
Iniziamo a sentirci più tristi
Ci voltiamo, ammiriamo la sua forza
ormai alle nostre spalle
E Lui ride ancora più forte del fiume
di Stefano Carlini
Vivi in me ogni giorno, nelle cose che faccio, nei pensieri, quelli belli, nelle risate, nei momenti in cui distinguo ciò che è giusto da ciò che è sbagliato; grazie Luca, amico mio per sempre.
di Samuele Manfredi
Luca è così nel mio cuore e nella mia mente: il Grande Gigante Gentile.
Ho avuto la grande fortuna di conoscerlo quando la vita mi ha giocato un bello scherzo facendomi provare cosa significhi vivere seduto.
Conoscendolo mi ha passato un’estrema voglia di vivere e combattere contro il mondo per… il prossimo.
Si, perché Luca non ha fatto niente per sé. Ma tanto, tantissimo, TUTTO per aiutare gli altri.
Ci siamo conosciuti grazie ad una delle sue passioni: la canoa.
Ero appena sveglio dal coma e non ero capace a far nulla… ma grazie a Luca ho riprovato la gioia dello sport!
Mi ha portato in barca con lui trattandomi come avrebbe fatto con suo figlio.
Quando mi conosceva appena ho subito un intervento chirurgico ed è corso subito a darmi conforto in ospedale portandomi doni ed aprendomi tutto il suo grande cuore.
Poi sono tornato a casa dall’ospedale…
Ma non dalla sua testa… e dal suo cuore.
Così con la sua stupenda bici attrezzata a sfidare l’Himalaya ed il Sahara veniva a trovarmi quando poteva.
Anche quel maledetto giorno iniziato con il sorriso di Luca davanti al mare…
Non lo scorderò MAI.
E le sue parole di sostegno:
“Forza Samu, non è facile, ora più che mai… ma sei FORTE. Ed io sono qui al tuo fianco per lottare con te!”
La mia risposta fu:
“So che ci sei e non ti tirerai MAI indietro … lo stesso vale per me. Ci sarò sempre quando avrai bisogno Luca.”
Poi nel pomeriggio mentre mi ringraziavi per il sostegno alimentare che ti avevo donato, mentre sfidavi una dura asperità sul cammino…
Di punto in bianco…
Sei volato via con gli altri angeli.
Grazie per essere entrato nella mia vita.